La Transumanza: Un Viaggio dall’Abruzzo alla Puglia tra Memoria e Natura
Le parole di Gabriele D’Annunzio, con la loro poetica profondità, sintetizzano perfettamente l’essenza della transumanza, una tradizione che per secoli ha segnato la vita e il paesaggio dell’Italia centrale e meridionale. Un “erbal fiume silente” che scorre tra Abruzzo e Puglia: così il poeta descrive i tratturi, le antiche vie erbose percorse dai pastori con le loro greggi per affrontare il rigido inverno in terre più miti.
La Transumanza: Un Cammino di Sopravvivenza e Nostalgia
La transumanza era molto più di un semplice spostamento stagionale: rappresentava una necessità economica e un rito di passaggio, fatto di sacrifici e nostalgia. Ogni autunno, i pastori lasciavano la loro terra e spesso le loro famiglie per condurre le greggi verso i pascoli della Puglia. In primavera, il ritorno agli alpeggi dell’Abruzzo chiudeva questo ciclo annuale.
Questo viaggio, lungo centinaia di chilometri, si svolgeva lungo i tratturi, una rete di percorsi il cui utilizzo si perde nella notte dei tempi. Larghi fino a 111 metri, questi sentieri collegavano i due estremi della transumanza attraverso colline, montagne e pianure, intrecciando paesaggi suggestivi e carichi di storia.
Un Patrimonio da Riscoprire
Oggi, la transumanza come fenomeno pratico appartiene al passato. I tratturi non sono più calpestati da greggi, ma il loro fascino rimane intatto, testimoniato da una natura in gran parte incontaminata e dalla memoria collettiva che ne conserva l’eco. Lo Stato italiano, riconoscendo il valore storico e culturale di questi percorsi, li ha tutelati con leggi specifiche. Tuttavia, la manutenzione scarseggia e, in molti tratti, i tratturi sono difficilmente percorribili a causa dell’abbandono e della vegetazione invadente.
Esplorare i Tratturi Oggi: Un Viaggio nella Memoria e nella Natura
L’esplorazione dei tratturi oggi non è solo un’esperienza escursionistica, ma un viaggio che intreccia passato e presente, natura e storia, avventura e introspezione. Questi antichi percorsi, che un tempo erano essenziali per l’economia pastorale, sono diventati una meta privilegiata per gli amanti del trekking, della cultura e del turismo sostenibile.
I Tratturi Principali: Percorsi di Storia e Bellezza
- Tratturo Celano-Foggia (220 km)
Il più lungo dei tratturi principali, il Celano-Foggia, è una sorta di spina dorsale della rete tratturale. Attraversa l’Abruzzo, il Molise e la Puglia, passando per paesaggi mozzafiato che spaziano dalle montagne alle pianure. Sebbene alcune sezioni siano difficili da individuare a causa dell’urbanizzazione, i tratti rurali conservano un fascino autentico. Esplorarlo significa immergersi in un paesaggio arcaico, accompagnati dal silenzio e dal lento ritmo della natura.
Vi lascio il link dove poter scaricare i tracciati GPS (fonte sito ufficiale)
https://www.leviedellatransumanza.org/index.php/it/gestione-tracce/jtg?introtext=0&cat=10

- Tratturo Castel di Sangro-Lucera (128,5 km)
Questo tratturo, il più corto dei cinque principali, è anche quello meglio conservato e documentato. Ideale per chi vuole avvicinarsi al mondo della transumanza senza affrontare un percorso troppo lungo, offre scorci suggestivi e testimonianze storiche, come vecchie masserie e resti di architetture rurali.
Vi lascio il link dove poter scaricare i tracciati GPS (fonte sito ufficiale)
https://www.leviedellatransumanza.org/index.php/it/gestione-tracce/jtg?introtext=0&cat=11

- Tratturo Pescasseroli-Candela (211 km)
Il Pescasseroli-Candela è una vera perla per gli escursionisti. Attraversa il cuore del Mezzogiorno d’Italia, con paesaggi che vanno dai boschi montani agli altopiani assolati. Molti segmenti sono stati riutilizzati come strade, ma ampi tratti conservano la loro autenticità, rendendolo un viaggio emozionante per chi cerca un contatto profondo con la natura e la storia.
Vi lascio il link dove poter scaricare i tracciati GPS (fonte sito ufficiale)
https://www.leviedellatransumanza.org/index.php/it/gestione-tracce/jtg?introtext=0&cat=14

- Tratturo Centurelle-Montesecco (159 km)
Il Centurelle-Montesecco è un percorso più complesso da seguire, soprattutto in Abruzzo, dove gran parte del tracciato è stata cancellata o alienata. Tuttavia, la ricostruzione effettuata da appassionati di cartografia e trekking permette di affrontarlo con spirito d’avventura. In Molise e Puglia, il tracciato è più definito, e il paesaggio regala emozioni uniche.
Vi lascio il link dove poter scaricare i tracciati GPS (fonte sito ufficiale)
https://www.leviedellatransumanza.org/index.php/it/gestione-tracce/jtg?introtext=0&cat=23

Come Prepararsi per l’Avventura
Per affrontare un tratto di tratturo è essenziale una buona pianificazione. Molte delle vie tratturali non sono segnalate in loco, e l’uso di tracce GPS è indispensabile per evitare di perdersi. Ecco alcune raccomandazioni:
- Dotazioni Tecniche:
- Scarponi comodi e resistenti per affrontare terreni accidentati.
- GPS o app di navigazione outdoor con le tracce dei percorsi caricati in anticipo.
- Mappa cartacea come supporto, nel caso in cui la tecnologia fallisse.
- Ricerca e Studio:
Informarsi sulla storia del tratturo che si intende percorrere aggiunge valore all’esperienza. Conoscere le tappe principali e le attrazioni culturali lungo il percorso può trasformare un trekking in un viaggio nel tempo. - Adattamento:
I tratturi, non essendo percorsi ufficiali, possono presentare ostacoli: vegetazione invadente, tratti chiusi o poco visibili, deviazioni obbligatorie. Prepararsi a improvvisare e avere una mentalità flessibile è cruciale. - Rispetto per l’Ambiente:
Camminare lungo i tratturi significa attraversare territori rurali e naturali, spesso privi di interventi umani recenti. È importante rispettare la natura, evitando di lasciare rifiuti e disturbare la fauna locale.
Un Turismo Sostenibile e Consapevole
Esplorare i tratturi oggi significa anche contribuire al rilancio di aree interne spesso dimenticate. I piccoli borghi lungo i percorsi offrono un’accoglienza genuina, permettendo di scoprire tradizioni enogastronomiche uniche, come i formaggi di pecora, i vini locali e i piatti tipici legati alla transumanza.
Questo tipo di turismo lento e sostenibile non solo valorizza il patrimonio culturale e naturale, ma promuove uno stile di vita più riflessivo, in netto contrasto con la frenesia quotidiana.
I Tratturi: Un Ponte tra Passato e Futuro
Riscoprire i tratturi è un’opportunità per recuperare il legame con la storia e la terra, ma anche per immaginare un futuro in cui queste antiche vie possano diventare parte di una rete di cammini europei. La loro bellezza, il loro significato storico e la loro connessione con le comunità locali ne fanno un patrimonio unico, da preservare e valorizzare per le generazioni future.
Esplorare un tratturo oggi è molto più che camminare: è ascoltare i sussurri del passato e riflettere sul ruolo che tradizioni come la transumanza possono ancora giocare nella nostra vita moderna.