Civita di Bagnoregio: Un Viaggio nella Magia della “Città che Muore”
Nel cuore della Tuscia Laziale, su una fragile collina di argilla che domina la Valle dei Calanchi, sorge Civita di Bagnoregio, un borgo unico al mondo per bellezza e storia. Conosciuta come “La Città che Muore”, Civita è un luogo sospeso tra mito e realtà, un tesoro architettonico e paesaggistico che incanta chiunque la visiti.
Un Borgo Antico tra Arte e Storia
Civita di Bagnoregio affonda le sue radici nell’epoca etrusca, circa 2500 anni fa. Attraverso i secoli, ha visto dominazioni gotiche, longobarde e pontificie, che hanno lasciato tracce indelebili nella sua architettura e nella sua anima. Passeggiando per i suoi vicoli, si può ammirare un patrimonio artistico di grande valore:
- La Chiesa di San Donato, con il suo stile romanico-rinascimentale, custodisce affreschi della scuola del Perugino e un prezioso Crocifisso in legno del XV secolo.
- La Cattedrale di San Nicola, risalente al XVII secolo, conserva reliquie di San Bonaventura, tra cui una Bibbia e una teca d’argento a forma di braccio.
- La Grotta di San Bonaventura, un luogo leggendario legato alla vita del Santo.
- La Chiesa dell’Annunziata, esempio raffinato di stile romano-gotico.

Questi luoghi narrano storie di fede, arte e cultura che attraversano i secoli.
La Grotta di San Bonaventura: Una Leggenda di Fede e Miracoli
Uno dei luoghi più suggestivi di Civita è la Grotta di San Bonaventura, un’antica tomba etrusca trasformata in luogo di culto. Secondo la leggenda, qui si verificò un evento miracoloso legato a San Francesco d’Assisi.
Un bambino del posto, gravemente malato, venne portato dai genitori davanti a San Francesco, che scelse la grotta come sua dimora temporanea per alcuni giorni. Dopo ferventi preghiere, San Francesco guarì miracolosamente il bambino, pronunciando le parole: “Bona Ventura”, che in latino significa “buona fortuna”. Da quel momento, il giovane divenne noto come Bonaventura, nome che mantenne quando entrò nell’Ordine Francescano.
Questa grotta, intrisa di spiritualità e storia, rappresenta un luogo simbolico per Civita e per i pellegrini che vi giungono da ogni parte del mondo.

La Valle dei Calanchi: Un Paesaggio Vivo
La caratteristica più sorprendente di Civita di Bagnoregio è il suo isolamento: il borgo si erge solitario, come un’isola sospesa, raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento. La fragile collina di argilla su cui sorge è soggetta a una continua erosione, che ne minaccia l’esistenza. Il panorama dalla valle è mozzafiato: profondi calanchi modellati dai millenni offrono uno spettacolo naturale di rara suggestione.

Un Museo per Conoscere e Conservare
In Piazza San Donato, l’antico Palazzo Alemanni ospita il Museo Geologico e delle Frane, che illustra l’evoluzione storica e geomorfologica di Civita. Le quattro sale espositive esplorano:
- Le frane e i processi geomorfologici in atto.
- I fossili marini dell’area e la sua storia geologica.
- La storia del borgo, incluse le frane documentate e la vita di San Bonaventura.
- Gli interventi di stabilizzazione, con video e immagini sul monitoraggio del territorio.
Una Passeggiata tra Mito e Realtà
Visitare Civita significa immergersi in un luogo magico. Le stradine strette e tortuose si aprono su piazzette nascoste, ristorantini accoglienti e viste spettacolari. Ogni angolo racconta un passato millenario, ogni dettaglio evoca una storia. L’atmosfera è quella di un borgo senza tempo, sospeso tra cielo e terra.
Informazioni Utili per la Visita
- Orari: Aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00.
- Biglietto d’ingresso: 5,00 € a persona.
- Accesso: Solo pedonale, tramite il ponte.
Conclusione
Civita di Bagnoregio è un gioiello da scoprire, un luogo in cui la storia si fonde con la natura, dando vita a un’esperienza unica. Se cercate un viaggio che vi emozioni e vi faccia sentire parte di un racconto senza tempo, questo borgo incantato è la vostra destinazione ideale. Ma affrettatevi: il tempo scorre, e la “Città che Muore” ci ricorda che anche le meraviglie più belle sono destinate a mutare.