Alla scoperta di Alife, gioiello storico alle pendici del Matese
Ciao a tutti! Oggi vi porto alla scoperta di Alife, un borgo affascinante situato in provincia di Caserta, incastonato alle pendici del massiccio del Matese. Alife è un luogo dove la storia si percepisce in ogni angolo: dalle antiche mura romane ai resti medievali, la città racconta un passato che va dalle origini sannitiche agli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, nonostante il suo straordinario patrimonio culturale, Alife combatte contro il degrado di alcuni edifici storici, una realtà che lascia un velo di tristezza su questo gioiello italiano.
Le antiche radici di Alife
Le origini di Alife risalgono ai popoli osci e sanniti, come testimoniano i numerosi reperti archeologici ritrovati nella località Conca d’Oro, tra cui sepolture e monete preziose come un didramma d’argento del IV secolo a.C. La storia della città con Roma fu contraddistinta da conflitti intensi, culminati nella sua distruzione durante le Guerre sannitiche (343-290 a.C.). Ricostruita in seguito come oppidum, Alife adottò il classico impianto urbano delle colonie romane, con decumano e cardo massimo, e divenne un municipium con amministrazione autonoma. Ancora oggi, lapidi romane riportano nomi di cittadini illustri e ruoli pubblici, rivelando la vivacità della sua antica società.
Alife conobbe un periodo di particolare splendore sotto la guida della famiglia Drengot, quando il conte Rainulfo ottenne le reliquie di San Sisto I, dichiarato patrono della città e destinatario della cattedrale intitolata a Santa Maria Assunta.
Cosa Visitare
Le Mura Romane e le Porte Monumentali
Alife è circondata da mura romane lunghe 1,9 chilometri, rafforzate da torri sia quadrate che circolari. Le porte urbiche, poste lungo il decumano maggiore e il cardo maggiore, sono veri e propri archi romani, un tempo dotati di enormi porte in legno. All’interno del perimetro murario si trovano tracce del vecchio castello e di un torrione difensivo, che si ergono ancora come custodi della città.
Il Criptoportico di Alife
Situato nella zona nord-est della città, il Criptoportico è una struttura sotterranea risalente all’età augustea, probabilmente appartenuta a una residenza senatoria. La sua funzione resta parzialmente un mistero, ma le 21 finestre rivolte verso l’area centrale suggeriscono la presenza di un peristilio al livello superiore. Gli scavi hanno rivelato centinaia di strati di deposito, fornendo uno spaccato dell’economia e della storia della città dall’età imperiale al Medioevo. I ritrovamenti, come monete e piccoli monili, sono oggi esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Alife.
L’Anfiteatro Romano
L’anfiteatro romano di Alife, costruito nel I secolo a.C., poteva ospitare fino a 14.000 spettatori, collocandosi tra i più grandi dell’Impero. Studi recenti hanno dimostrato che la struttura subì una seconda fase costruttiva, che ridusse l’altezza per creare un’area riservata ai cittadini di spicco. Scoperto nel 1976 grazie a riprese aeree, l’anfiteatro si trova fuori Porta Napoli e ospita oggi eventi culturali, concerti e spettacoli teatrali.
Il Mausoleo di Alife
Conosciuto anche come Torre di San Giovanni, il Mausoleo è una struttura cilindrica su base quadrata, risalente al I secolo d.C. Probabilmente appartenente alla famiglia Acilii Glabriones, fu convertito in chiesa nel VIII secolo e divenne cappella votiva nel 1924. Attualmente ospita mostre fotografiche e artistiche durante eventi commemorativi.
La Cattedrale di S. Maria Assunta
Eretta tra il 1132 e il 1135 per volere del conte Rainulfo De Quarrel Drengot, la cattedrale è un simbolo di fede e storia. La sua edificazione è legata a un evento miracoloso: si narra che le reliquie di San Sisto I furono trasferite qui dopo un segno divino, e la sua intercessione avrebbe liberato la città dalla peste. San Sisto I divenne così il protettore di Alife.
La Chiesa di San Sisto e la Chiesa di Santa Caterina
La Chiesa di San Sisto sorge nel luogo dove, secondo la leggenda, si fermò la mula che trasportava le ossa del santo. Ricostruita nel 1844, è oggi una chiesa semplice ma ricca di storia. La chiesa di Santa Caterina, distrutta durante un bombardamento nel 1943 e ricostruita negli anni ‘50, ospita una tela raffigurante Santa Caterina d’Alessandria, opera di Giovanni Misani.
La Cipolla Alifana: eccellenza gastronomica
Alife vanta anche una lunga tradizione gastronomica: la cipolla alifana, prodotto locale pregiato, sta vivendo una nuova primavera grazie ai giovani agricoltori che la coltivano con passione. Antonietta Melillo, una di queste agricoltrici, racconta la dedizione necessaria per mantenere viva una tradizione che affonda le sue radici nei tempi antichi.
Conclusioni
Alife è una città che merita di essere scoperta e valorizzata. Tra rovine antiche e tradizioni radicate, questa cittadina affascinante ci permette di immergerci in millenni di storia e cultura. Visitarla significa non solo ammirare monumenti storici e bellezze naturali, ma anche conoscere persone che lavorano per preservare un’eredità culturale unica.